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Archive for ottobre 2009

PIERO MARRAZZO

di Alessandro Zan

E’ la seconda volta in pochi mesi che a una persona con incarichi di responsabilità, il direttore dell’Avvenire Boffo prima e ora il governatore Marrazzo, viene distrutta la carriera attraverso la rivelazione pubblica del loro privato.

Nel primo caso per una vergognosa trappola orchestrata da Il Giornale di Berlusconi, mentre nel secondo per una estorsione basata su un ricatto da parte di quattro carabinieri deviati.

In questo paese si contano sulle dita di una mano le personalità che hanno una carriera professionale ai massimi livelli e ammettono pubblicamente la loro omosessualità o bisessualità. Ma di omosessuali che fanno carriere nei loro ambiti professionali e che tacciono il loro orientamento sessuale ve ne sono a centinaia di migliaia.

A tutti loro, il messaggio che viene da questi episodi è chiaro: vi sono magistrati corrotti, politici mafiosi anche condannati pubblicamente ma se sei gay e lo veniamo a sapere, la tua carriera è in gioco e tu sei ricattabile.

E hai un bel dire, anche a sinistra, che la privacy di un uomo politico esiste ed è un diritto. Lo stesso PD si è adoperato per chiedere la sospensione di Marrazzo. Umanamente, a Marrazzo, posso solo esprimere la stima per il buon lavoro fatto da governatore del Lazio e come giornalista e difensore dei diritti civili. Capisco la sua reazione umana di paura davanti a quattro ufficiali dell’Arma che lo sorprendono e lo ricattano nell’intimità.

Mi chiedo però il perché di una dimissione motivata da “debolezze personali”. Essere gay o bisessuale non è una debolezza ma una delle espressioni della sessualità e dell’affettività. Se lo avesse capito, la gestione del suo dramma personale forse avrebbe avuto esiti diversi.

Fonte: www.sinistra-democratica.it

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Sinistra e libertà

Venerdì 16 ottobre alle ore 19

presso il Centro Sociale Tirassegno a Fermo

inaugurazione della nuova sede di Sinistra e Libertà

interverranno i Compagni:

GLORIA BUFFO e CLAUDIO FAVA

(Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà)

A seguire Cena con salumi marchigiani, penne all’arrabbiata e la prima

FESTA della PIZZA (ROSSA!)

+ dolci e vino a volontà

E’ gradita la conferma di partecipazione ai seguenti numeri:

320.1771383 (Carlo) – 340.0614950 (Gigi)

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lapide PD

di Alessandro Robecchi (www.alessandrorobecchi.it)

Un sincero ringraziamento al Partito Democratico e ai suoi leader che lottano per la segreteria è venuto ieri sera da mafiosi, evasori fiscali, riciclatori di denaro, appassionati del falso in bilancio e delinquenti vari che per anni hanno sottratto soldi al fisco e dunque ai cittadini italiani.

Ieri alla camera si votavano le eccezioni di costituzionalità del famoso Scudo Fiscale di Tremonti, un condono tombale per evasori fiscali che hanno accumulato all’estero oltre 300 miliardi di euro. Il PD ha urlato, ha strepitato, si è opposto con tutte le sue forze. Ha scritto cose terribili sul suo sito, come per esempio che nello Scudo Fiscale c’è l’impunità per il falso in bilancio, che “Mediolanum già ne approfitta”.

Sul sito del Pd ieri c’era un titolo che parlava chiaro: “Evasori e mafiosi, ecco chi ci guadagna con Tremonti”. Coraggiosi, eh? Il segretario Franceschini ieri ha tuonato: “E’ uno schiaffo a tutti gli italiani onesti!”. Bravo! Purtroppo, la mozione sulla incostituzionalità dello Scudo non è passata. La mozione è stata battuta con 267 no, 215 sì e 3 astenuti. Sarebbe bastato che i deputati del Pd fossero andati a votare. Non tutti, ma qualcuno in più. Erano invece assenti in 59, più di uno su quattro ha deciso che aveva di meglio da fare che combattere mafiosi e evasori.

Il Pd ha dunque oggettivamente regalato lo Scudo Fiscale al governo Berlusconi. Bersani? Non c’era. D’Alema? Non c’era. Franceschini? Non c’era. Di fatto una vera e propria astensione: assente il 27 per cento del partito, complicità sufficiente a far passare la truffa dello Scudo Fiscale (che si poteva agevolmente bloccare per sempre) su cui oggi si vota la fiducia.

La base del Pd, ammesso che ci sia ancora una base, fa incetta di sacchetti per il vomito. Gli evasori fiscali, invece ringraziano sentitamente e ieri sera hanno posto una targa che ricorda la luminosa giornata del Partito Democratico e il suo prezioso apporto alla giustizia in Italia.

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