Caro Roberto,
ti invio questo pensiero di Bonhoffer, che mi sembra molto attuale… che ne pensi?
“Si ha l’impressione che la stupidità non sia un difetto congenito, ma piuttosto che in determinate circostanze gli uomini vengano resi stupidi, ovvero si lascino rendere tali. Osservando meglio si nota che qualsiasi ostentazione di potenza, politica o religiosa che sia, provoca l’istupidimento di una gran parte degli uomini. La potenza dell’ uno richiede la stupidità degli altri”.
Ciao Saverio
Carissimi,
sono a scrivere di getto delle osservazioni.
Per sperimentazione diretta con opportunità di amministratore per 10 anni in un comune detto “dell’emtroterra fermano” ora, strumnento provincia permettendo” credo che occorra andare celermente verso un riequilibrio territoriale. Ma che fare?
Il ritardo accumulato soprattutto a livello infrastrutturale stimato in circa 20 anni è ben poca cosa se guardiamo alle scelte di Fermo capolugo contro il territorio fatte nel tempo.
E qui basta citare il casello a Porto San Giorgio nel 1965 e conseguentemente l’assurdo collegamento e congestione dell’asse Fermo Porto San Giorgio – Casello Autostradale!!
Una soluzione territopriale contro i loro stessi concittadini! All’entroterra riservarono la cosiddetta strada delle …. salita del ferro.
Nel 1965 tutte le forze politiche di Fermo fecero quella scelta. Male, ma il peggio è del 2004 e fino ad oggi (vedi ricorso al TAR contro la società autostrade del comune di Fermo). Si, Fermo con il suo canditato a Presidente della Provincia ha lavorato contro il territorio ipotizzando una fantomatica autostrada sulle colline ma, di fatto, congelando a livello infrastrutturale delle possibili opportunità che da decennni il territorio chiede con forza come il casello autostradale sulla valle prevalente del Fermano e primo tratto della Mare-Monti. Tratto Mare-Monti che tra l’altro in gran parte può essere eseguito come opere compensative della società autostrade.
Se osservate il progetto del casello di Porto Sant’Elpidio, finalmente di prossima realizzazione, grazie alla posizione in un primo momento isolata del Sindaco Andrenacci, attualmente risulta sul versante Nord del Tenna con un brutto aggancio con il progettato asse vallivo Mare-Monti.
Chiaramente, l’unità fermana può e deve essere finalmente programmata (allora pensavamo al comprensorio socio-economico potenzialmente unitario: città territorio). Quando pensammo alla provincia con le delibere dei 40 comuni nel 1989 non credevo che ci riuscivamo nell’obbiettivo.
Ora arriva il difficile. Prima di tutto per i danni prodotti dalle scelte di Fermo (nel tempo) credo che per almeno venti anni non possano pensare di determinare le scelte della nuova provincia.
Da tempo vado predicando una soluzione infrastrutturale molto semplice che si basa sostanzialmente sulla valorizzazione dei 4 assi vallivi del Fermano che chiamo semplicemente maglia a doppio pettine.
Il sistema punta al decongestionamento costiero da un lato e dall’altro a servire bene l’intero territorio, in linea con il sistema macrourbanistico peculiare delle Marche da tempo studiato e noto nella storia urbanistica come “sistema a pettine”.
Ho anche lo schema grafico utile per la discussione. E poi, credo che sia giusto elaborare una proposta da sottorre alla verifica elettorale. Non si può dire solo No o all’inearsi acriticamente al Sindaco di Fermo come hanno fatto Porto San Giorgio, Montegranaro e molti altri comuni in un primo momento (posizione contro la Regione e, soprattutto contro il buon senso).
Se si vuole posso inviare il Pdf
Saluti.
Caro Roberto,
ti invio questo pensiero di Bonhoffer, che mi sembra molto attuale… che ne pensi?
“Si ha l’impressione che la stupidità non sia un difetto congenito, ma piuttosto che in determinate circostanze gli uomini vengano resi stupidi, ovvero si lascino rendere tali. Osservando meglio si nota che qualsiasi ostentazione di potenza, politica o religiosa che sia, provoca l’istupidimento di una gran parte degli uomini. La potenza dell’ uno richiede la stupidità degli altri”.
Ciao Saverio
Scusa, ma sei il professore Saverio Ciarrocchi di San Benedetto del Tronto?
scusate se mi sono intromesso nel blog con un argomento non pertinente…
saluti antifascisti a tutti
Carissimi,
sono a scrivere di getto delle osservazioni.
Per sperimentazione diretta con opportunità di amministratore per 10 anni in un comune detto “dell’emtroterra fermano” ora, strumnento provincia permettendo” credo che occorra andare celermente verso un riequilibrio territoriale. Ma che fare?
Il ritardo accumulato soprattutto a livello infrastrutturale stimato in circa 20 anni è ben poca cosa se guardiamo alle scelte di Fermo capolugo contro il territorio fatte nel tempo.
E qui basta citare il casello a Porto San Giorgio nel 1965 e conseguentemente l’assurdo collegamento e congestione dell’asse Fermo Porto San Giorgio – Casello Autostradale!!
Una soluzione territopriale contro i loro stessi concittadini! All’entroterra riservarono la cosiddetta strada delle …. salita del ferro.
Nel 1965 tutte le forze politiche di Fermo fecero quella scelta. Male, ma il peggio è del 2004 e fino ad oggi (vedi ricorso al TAR contro la società autostrade del comune di Fermo). Si, Fermo con il suo canditato a Presidente della Provincia ha lavorato contro il territorio ipotizzando una fantomatica autostrada sulle colline ma, di fatto, congelando a livello infrastrutturale delle possibili opportunità che da decennni il territorio chiede con forza come il casello autostradale sulla valle prevalente del Fermano e primo tratto della Mare-Monti. Tratto Mare-Monti che tra l’altro in gran parte può essere eseguito come opere compensative della società autostrade.
Se osservate il progetto del casello di Porto Sant’Elpidio, finalmente di prossima realizzazione, grazie alla posizione in un primo momento isolata del Sindaco Andrenacci, attualmente risulta sul versante Nord del Tenna con un brutto aggancio con il progettato asse vallivo Mare-Monti.
Chiaramente, l’unità fermana può e deve essere finalmente programmata (allora pensavamo al comprensorio socio-economico potenzialmente unitario: città territorio). Quando pensammo alla provincia con le delibere dei 40 comuni nel 1989 non credevo che ci riuscivamo nell’obbiettivo.
Ora arriva il difficile. Prima di tutto per i danni prodotti dalle scelte di Fermo (nel tempo) credo che per almeno venti anni non possano pensare di determinare le scelte della nuova provincia.
Da tempo vado predicando una soluzione infrastrutturale molto semplice che si basa sostanzialmente sulla valorizzazione dei 4 assi vallivi del Fermano che chiamo semplicemente maglia a doppio pettine.
Il sistema punta al decongestionamento costiero da un lato e dall’altro a servire bene l’intero territorio, in linea con il sistema macrourbanistico peculiare delle Marche da tempo studiato e noto nella storia urbanistica come “sistema a pettine”.
Ho anche lo schema grafico utile per la discussione. E poi, credo che sia giusto elaborare una proposta da sottorre alla verifica elettorale. Non si può dire solo No o all’inearsi acriticamente al Sindaco di Fermo come hanno fatto Porto San Giorgio, Montegranaro e molti altri comuni in un primo momento (posizione contro la Regione e, soprattutto contro il buon senso).
Se si vuole posso inviare il Pdf
Saluti.